Se il tuo cane soffre di alcuni disturbi potresti - previo consulto veterinario - utilizzare l'olio di CBD per trattare il suo problema. Ovviamente devi prestare attenzione a determinate cose e qui ti diremo quali.

Sono ormai note le proprietà benefiche sull’organismo umano del CBD, il principio attivo contenuto all’interno delle piante di cannabis. Le sue caratteristiche l’hanno reso un rimedio naturale famoso in tutto il mondo e sono state diverse le ricerche che hanno attestato la produzione di effetti positivi sull’uomo.

Ma sugli animali? Ebbene, pare che le proprietà del CBD siano benefiche anche per i cani.

Il cannabidiolo contenuto all’interno della pianta della cannabis si è rivelato un ottimo rimedio nella cura del dolore, anche cronico, come l’ansia. E molti scienziati hanno ipotizzato che facesse bene anche ai cani, soprattutto l'olio di CBD.

Quando vedi il tuo amico a quattro zampe mogio o sofferente per un problema di salute vorresti poter alleviare il suo dolore. Tuttavia, chi è proprietario di un cane sa quanto sia difficile, a volte, somministrargli dei farmaci e non tutti apprezzano i prodotti chimici.

Ma la vera domanda è: il CBD è una cura contro il dolore oppure camuffa solo i sintomi?

Il CBD si è fatto strada nel mondo come valido rimedio naturale. Un’intervista pubblicata su Huffpost ha interrogato Mark Verdino, capo del personale veterinario del North Shore Animal League America, il quale ha dichiarato che non esiste una risposta risolutiva. Tuttavia, gli esemplari che hanno assunto il prodotto a base di CBD si sono mostrati meno reattivi a problemi come l’artrite o l’ansia derivante da una malattia.  

Dobbiamo fare una premessa.

Per anni le qualità benefiche della cannabis sono state attribuite al THC, ossia al principio attivo fratello del CBD responsabile dell’effetto psicoattivo. In realtà, il CBD possiede gli stessi benefici in ambito medico del THC, tuttavia non causa quel classico effetto di “sballo” che ha indotto i governi di tutto il mondo a dichiarare illegale la marijuana contenente elevati livelli di THC.

L’olio di CBD contiene una bassissima percentuale di THC e quindi non potrebbe in alcun modo “sballare” il cane.  

Durante l’intervista, Verdino ha ammesso di usare lui stesso l’olio di cannabis per il suo cane che aveva paura del buio. Non potendo affermare con sicurezza che abbia funzionato, ha dichiarato che lo ha aiutato molto avendo notato un miglioramento nel comportamento.

Al momento gli studi sono insufficienti per avere un quadro esaustivo di un settore che è in veloce espansione, tuttavia Verdino consiglia l’acquisto di prodotti di qualità.

Cos’è l’olio di CBD?

Prima di concentrarci su quale sia il miglior olio di CBD per cani, dobbiamo capire bene di cosa si tratta e del perché si è guadagnato la fama di rimedio naturale quasi miracoloso.

Il CBD, il cui nome esteso è cannabidiolo, è uno dei principi attivi più importanti contenuti all’interno della pianta di cannabis. Quest’ultima presenta al suo interno tantissime componenti come vitamine, proteine, minerali, fibre, terpeni, grassi essenziali, flavonoidi e cannabinoidi come il CBD e il THC.

Dalle terapie mediche riferite principalmente all’uomo, le proprietà del CBD si sono fatte strada fino al campo veterinario.

Rispetto ad altri prodotti a base di CBD, l’olio di CBD contiene il principio attivo in una forma pura e a concentrazioni variabili. Ne esistono infatti di tipologie diverse. Ci sono i cosiddetti full spectrum, che contengono tutte le componenti della pianta citate in precedenza, oppure quelli puri, i quali contengono solo CBD isolato dalle altre sostanze della pianta come terpeni, grassi e quant’altro.

Quali problemi di salute del cane puoi trattare con il CBD

Secondo i test scientifici sviluppati negli ultimi anni, sono numerosi i disturbi dei nostri amici a quattro zampe che possono essere curati grazie alle proprietà del CBD.

In primis, abbiamo detto che è un antinfiammatorio. Ciò significa che è adatto alla cura di nausea, mancanza di appetito, ansia e stress. Il CBD ha la capacità di riequilibrare i cicli alterati all’interno dell’organismo, riportandolo allo status ottimale.

Esattamente come accade nei confronti del corpo umano, anche in quello animale il CBD agisce sul sistema endocannabinoide. Si tratta di un sistema composto da endocannabinoidi, ossia dei neurotrasmettitori presenti in diverse aree e tessuti. Si trovano quindi non solo nel cervello ma anche negli organi, nei tessuti, nelle cellule, nel sistema nervoso centrale e periferico e controllano funzioni come l’umore, il sonno, l’appetito, la fertilità e le emozioni.

I principi attivi contenuti nella pianta di cannabis si legano ai recettori CB-1 e CB-2. In realtà, l’organismo produce già di per sé delle sostanze chimiche simili nella composizione ai cannabinoidi. Perciò, esistono già delle sostanze prodotte dall’animale stesso.

Quindi, perché dovremmo ricorrere a un prodotto esterno come il CBD? Perché il corpo non sempre le produce oppure ne produce in quantità insufficiente affinché tutti i cicli fisiologici funzionino al meglio. Ecco perché il CBD aiuta a riequilibrare l’organismo del cane, eliminando il problema e non limitandosi solamente ad assopire i sintomi.

Il CBD, secondo molti scienziati, è anticonvulsivante. Cosa significa? Il trattamento a base di CBD per cani epilettici si sta diffondendo sempre più e diversi proprietari di cani hanno confermato un miglioramento nella salute del proprio animale. Il CBD calma il dolore e controlla le convulsioni dovute agli attacchi epilettici.

Dati scientifici in questo campo si stanno attualmente raccogliendo all’AKC Canine Health Foundation, sponsorizzato dalla Colorado State University.

Ci sono rischi per la salute del cane? Quali sono gli effetti indesiderati?

Visto che gli studi sono ancora scarsi su questo tema, non è stato stabilito con certezza se esistano possibili effetti collaterali causati dal CBD. Essendo un rimedio naturale, ha meno probabilità dei prodotti chimici di causare una reazione negativa nell’organismo.

Non è ancora stato fissato un dosaggio di riferimento per quanto riguarda gli animali. Il consiglio degli esperti è sempre quello di iniziare con un dosaggio basso e poi aumentare finché non si ottengono i risultati desiderati.

Quando si parla di cannabis terapeutica è sempre bene chiedere consiglio al proprio veterinario di fiducia, soprattutto se l’animale sta già assumendo dei farmaci per il trattamento di una patologia oppure se soffre di particolari intolleranze.

Tuttavia, dai pochi studi che sono stati condotti sui cani, potrebbero verificarsi alcuni lievi effetti collaterali come sonnolenza in risposta all’effetto calmante del prodotto, abbassamento della pressione sanguigna in caso di dosi elevate di CBD, bocca secca a causa di una ridotta produzione di saliva, diarrea o cefalea.

Ti ricordiamo che se vuoi evitare che si verifichino queste conseguenze, è meglio partire sempre da un dosaggio ridotto e monitorare l’animale per capire qual è la sua reazione. 

Conclusioni

L’interesse sempre più crescente per i derivati della cannabis legale è giustificato dalle proprietà del suo principio attivo, il CBD, che si combinano a tal punto con i processi degli organismi viventi da poter risolvere molti dei disturbi di cui umani e animali soffrono quotidianamente.

Il cannabidiolo aiuta a controllare disfunzioni dell’umore, dell’appetito, del sonno e a tenere sotto controllo tic, spasmi, tremori e vere e proprie convulsioni di cui molti cani soffrono in età avanzata. L’olio di CBD agisce in modo naturale sull’organismo dei cani e per questo gli effetti collaterali, anche se dovessero manifestarsi, sarebbero molto rari e di lieve entità.

Nonostante si tratti di un principio estratto da una pianta, è sempre bene consultare il veterinario prima di un acquisto. Un abuso, in qualsiasi campo esso venga realizzato, non porta mai a risultati positivi. Il veterinario saprà consigliarti sul dosaggio giusto da somministrare al tuo amico a quattro zampe.

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Fonte: https://crystalweed.it/blog/